E anche David Lynch's World comincia a parlare della terza stagione di Twin Peaks, o meglio, del film di 18 ore, sequel di quella pietra miliare della tv che ha rivoluzionato la serialità televisiva.
Si comincia da stasera con delle considerazioni generali, prima di parlare davvero e con il mio punto di vista di questa straordinaria a mio avviso terza stagione.
David Lynch torna dieci anni dopo la sua ultima fatica
INLAND EMPIRE con la serie tv che è stato il suo più grande successo di pubblico, sono in molti ad averlo conosciuto con Twin Peaks, compresa la sottoscritta, che ha visto e rivisto le prime due stagioni apprezzandole.
Perchè?
Dentro ci sono diversi generi: dalla soap, al giallo, alla commedia, al fantastico, all'horror, tutti mescolati insieme, per questo credo che Twin Peaks deve essere presa nella sua totalità altrimenti se ci si ferma solo a Laura Palmer - che è una parte della storia - è come se durante una scopata ci si interrompe prima di aver raggiunto l'apice.
Twin Peaks è un universo tutto legato insieme, con una specie di filo invisibile che mostra sia il mondo reale, rappresentato dalla ridente cittadina, sia il mondo metafisico rappresentato dalle due logge.
Devo dire però che nelle prime due stagioni si comincia a parlare delle logge soltanto alla fine, vi ricordate quando Hawk comincia a parlare della loggia bianca e della loggia nera a Cooper?
Per molti la seconda stagione perde un po', forse è vero. Per me invece rappresenta la continuazione della vita dopo la morte di Laura Palmer.
Devo precisare però, che Lynch stesso non era daccordo con la rivelazione dell'assassino prima della fine della seconda stagione.
Chissà come sarebbe stato Twin Peaks, senza i veti della ABC.
Eppure, nonostante tutto quanto, ci ritroviamo qui a parlare di Twin Peaks dopo 25 anni.
Daltronde Laura lo aveva detto a Cooper...ci rivediamo dopo 25 anni.
C'è da dire però, che dopo la morte di Leland e lo smascheramento dell'omicidio ci sono altre storie, forse non proprio riuscitissime, ma che racchiudono altri misteri: uno dei quali è Windom Earle e la sua partita a scacchi con l'agente Cooper.
Ovviamente dobbiamo dire che la partita di Earle con Cooper comincia prima della morte di Leland, anche se si sviluppa approfonditamente dall'episodio 14 della seconda stagione: Doppio Gioco.
Ci sarebbero dire parecchie cose su Earle, ma per ora mi fermo qui. Magari in futuro ne parlerò approfonditamente.
Twin Peaks 2017, ammetto di averlo visto in lingua originale con i sottotitoli, e in contemporanea con gli Stati Uniti, sto sveglia tutta la notte in attesa di vederlo, dunque, le mie considerazioni generali sono queste: ci troviamo davanti a un opera che è diversa anni luce dalla Twin Peaks che abbiamo conosciuto e amato. All'inizio pensavo che si trattava di qualcosa di originale e interessante e non credevo che avesse rivoluzionato di nuovo il piccolo schermo.
Dopo la visione della parte numero 8 mi sono ricreduta.
Primo dei motivi è che la parte numero 8 di questo straordinario film, è citato da tutti i siti come un opera d'arte e una parte a se stante, almeno da quello che ho letto in giro.
Dialoghi ridotti a l'osso, lunghi piani sequenza, fotografia curata da Peter Deming in b/n e tempi dilatati al massimo.
Ma non solo per questa parte, anche per tutte le altre parti.
Qui siamo davanti forse ad uno degli eventi televisivi più importanti dell'anno, quindi non una semplice serie tv, ma un film tutto girato insieme e poi suddiviso in 18 parti.
Lynch stesso non ha voluto anticipare nulla ai fans, perchè ritiene importante che vivano l'esperienza con Twin Peaks, magari vedendolo con le cuffie nelle orecchie per non perdersi il grande lavoro di sound editing curato da lui stesso.
La modalità con cui ha girato questo grandissimo evento, è senza dubbio rivoluzionario.
Sono sicura che ci riserverà delle grandi sorprese nelle prossime parti.
All'inizio la cosa che mi ha letteralmente ipnotizzata è la lunga sequenza nella purple room della terza parte, con la ragazza senza occhi che cerca di parlare con Cooper, una delle scene più surreali di Twin Peaks, almeno secondo il mio parere.
Con la terza stagione Lynch non sbroglia l'intricata matassa di misteri ancora da svelare, anzi, ne inserisce ovviamente altri, ancora più intricati e complessi.
Ambienta l'azione sia a Twin Peaks, che in altre città americane, da Buckhorne, a Las Vegas fino a New York.
Mette in scena in cui troviamo l'agente Cooper intrappolato nella loggia nera, allo stesso tempo c'è il suo doppelganger che gira libero per il mondo.
Il nano non c'è, al suo posto c'è un sicomoro con una specie di cervello sulla cima, chiamato l'evoluzione del braccio.
Ritroviamo Mike, ovvero l'uomo con un braccio solo, che parla con Cooper nel secondo episodio, prima dell'apparizione di Laura.
Laura si avvicina a Cooper e gli dice qualcosa all'orecchio; esattamente come nella prima stagione, ma poi viene risucchiata da qualcosa.
Il Cooper buono, deve uscire dalla loggia per tornare nel mondo reale, ma non può farlo prima che il suo doppelganger non torni nella loggia nera.
Nel mondo reale non possono esistere due Cooper.
Qui avviene una parte molto interessante: la creazione di un altro personaggio chiamato Doughie Jones, il cui posto viene preso da Cooper.
Qui vediamo Cooper che vive la vita di Doughie, ed è come un bambino che è come dire rinato.
Io penso che Cooper non abbia lasciato del tutto la loggia nera, almeno secondo una mia interpretazione personale si trova in una realtà parallela, a Rancho Rosa.
Qui ha una moglie e un figlio, ma non è certamente la sua vita.
Ancora non si sa niente di questa situazione, è un mio parere personale che non è da prendere per oro colato.
Un mondo costruito? Non si sa.
Quello che si sa, e che dicono tutti ormai in rete, è che Cooper è uscito dalla loggia, ma piano piano ci sono degli elementi che gli ricordano qualcosa.
Cooper in realtà credo che deve ricostruire la sua vita e si deve svegliare per tornare quello di un tempo.
Ci riuscirà? Io spero di si.
Ci sono alcune domande che mi pongo, e faccio pure a voi: Secondo voi la realtà di Rancho Rosa in cui Cooper vive con l'identità di Doughie Jones è costruita da qualcuno?
Alcuni dicono che è stato Bad Cooper a creare questa realtà per poter sfuggire dalla loggia nera.
Infatti vediamo il vero Doughie entrare nella loggia e scomparire proprio davanti all'uomo con un braccio solo.
Forse per questo che Cooper riesce ad uscire dalla loggia e prendere il suo posto?
Ci sono dei cadaveri che spuntano a Buckhorne nel South Dakota, uno di questi è Ruth Davenport, di cui si trova soltanto la testa sopra il corpo di un uomo, anch'egli senza testa.
Principale sospettato William Hastings, le cui impronte sono state trovate nella stanza.
Poi c'è anche la Glass Box, a New York, dove c'è un ragazzo che deve osservare cosa appare.
Mentre è nel bel mezzo di un amplesso con la ragazza che gli porta il caffè, accade qualcosa di particolare: un entità esce da quella scatola di vetro e li aggredisce fino ad ucciderli.
E tanto altro ancora.
In Twin Peaks ci sono nuovi misteri che si aggiungono ancora a quelli che devono essere svelati.
Non dico altro per non rovinarvi la sorpresa, cercherò di farlo prossimamente con gli articoli degli episodi, che arriveranno prestissimo.
Credo che per il 9 luglio spero di riuscire a terminare questi articoli, in cui cercherò di approfondire e magari anche di aggiungere alcune mie interpretazioni personali.
Certo che, in Twin Peaks, c'è praticamente tutto il cinema di Lynch.
I rimandi vanno da Eraserhead, fino alla sua ultima fatica cinematografica INLAND EMPIRE.
Parlo sia delle prime due stagioni che della terza.
Come immagino le altre parti? Sinceramente mi sono fatta una mia idea personale, per ora non la svelo, più avanti forse.
E ricordate...It is Happening Again.